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L’uso delle tecnologie digitali in ambito educativo consente lo sviluppo di un approccio personalizzato alla conoscenza, in cui le esperienze di apprendimento si adattano al livello, al ritmo e alle preferenze degli studenti. Questo è esattamente il senso di Khan Academy, una piattaforma che offre “esercitazioni pratiche”, video didattici e un pannello di apprendimento personalizzato che permette ai suoi utenti di studiare in modo flessibile, all’interno e all’esterno della classe.

Se da un lato l’approccio personalizzato può essere utile a migliorare l’esperienza di apprendimento degli studenti, dall’altro può costituirne anche un limite. Ci sono, infatti, alcune importanti implicazioni di cui è bene tenere conto quando si considera l’adozione di tali approcci e metodi pedagogici.

Di seguito trovi due letture che affrontano alcune questioni chiave sull’argomento, offrendo una visione critica dell’apprendimento personalizzato e del ruolo della tecnologia in questo specifico ambito:

• In questo blog post, lo storico dell’educazione Larry Cuban descrive la sua esperienza all’interno di un gruppo di discussione sull’apprendimento personalizzato, sottolineando – a partire da una riflessione più ampia sull’adozione di approcci personalizzati all’apprendimento in alcune scuole degli Stati Uniti – come allo stato attuale manchi ancora una definizione unica che renda conto dell’ampiezza di questo concetto.
• In Four Reasons to Worry About “Personalized Learning” (Psychology Today, 2015), Alfie Kohn passa in rassegna alcune delle principali raccomandazioni relative agli approcci di apprendimento personalizzato, sostenendo la necessità di un apprendimento “personale” piuttosto che “personalizzato”.